Vino e isole: all'Elba e' amore a prima vista. Ma impegnamoci di piu' per proteggerla!


Isola d'Elba. Itinerario di vino. Foto Blog Etesiaca

Una delle più belle isole, a cui sono molto legata, perchè fin da piccola andavo lì al mare.

Quando si parla di Isola d'Elba, non posso che essere di parte, nonostante non abbia certo bisogno di presentazioni.

La più grande delle isole dell'Arcipelago toscano è anche la più vicina al continente, e senz'altro una delle mete turistiche più ambite per le vacanze degli italiani.

Oggi apprezzabile senz'altro anche come itinerario di vino..

Isola d'Elba. Itinerario di vino. Foto Blog Etesiaca

Io la amo profondamente. 

La conosco come le mie tasche e ne apprezzo la sua eterogeneità e il suo essere una "piccola grande isola".

E' cambiata però molto negli ultimi anni.

Ricordo ancora che a Sant'Andrea, nella costa nord ovest, dove le scogliere di granito sembrano enormi spiagge, non esistevano botteghe e, la mattina, i giornali, che arrivavano molto tardi (causa traghetto e distanza di circa un'ora con Portoferraio), si riuscivano a trovare nell'unico negozio stagionale di souvenir ed attrezzature acquatiche. E soltanto i quotidiani più famosi. 

Nel paesello che si estendeva con qualche casa e albergo vicinissimo al mare, pochi turisti, solo qualcuno in più ad agosto, e diciamo nella settimana di ferragosto (i centri che andavano per la maggiore erano quelli più vicini agli sbarchi dei traghetti e talvolta più attrezzati per famiglie e bambini). 

Il piccolo golfo protetto dalla punta, non era altro che una minuscola insenatura fatta di sassi (intorno alle scogliere) e acqua cristallina. Ho delle foto di questi tempi d'oro, devo solo scansionarle e vi farò vedere.

Non che adesso non ci sia più acqua meravigliosa (io ci vado a fare snorkeling per quello), ma è cambiato molto: adesso c'è un porticciolo con diversi posti barca, la spiaggia di sassi è magicamente diventata di sabbia (per accogliere famiglie e bambini), con tanto di stabilimenti balneari soltanto a pagamento. Tutto questo in circa 3 metri di profondità per 100 metri di lunghezza (una sciocchezza, che in alta stagione diventano tutti tappezzati di ombrelloni, sdrai e asciugamani).

E purtroppo c'è tanta maleducazione, sporcizia, menefreghismo.

Della serie "oggi mi godo il mare limpido e la spiaggia pulita, ma i mozziconi li butto in mare e il sacchetto del sudicio lo lascio dietro il masso, tanto non mi vede nessuno e domani vado via!". 

Ecco io sono rimasta allucinata da certi comportamenti, forse perchè questo luogo lo identifico un pò come casa mia, forse perchè mi sento davvero chiamata in causa ogni volta che si parla di ambiente, e non riesco a capire come sia concepibile tutto questo.

Anzi sì, forse lo capisco.

Non ho un opinione molto positiva dell'educazione e del buon senso delle persone.

Ma voglio sperare che per il bene di tutti, si cambi direzione.

E se Sant'Andrea (detta "L'isola nell'isola", proprio perchè è senz'altro il posto più lontano da raggiungere e più isolato degli altri) è zeppa di turisti in agosto (ma ci si salva più o meno lo stesso in qualche modo), il resto dell'isola risulta essere davvero troppo sovraffollato, e, secondo me (non me ne vogliano gli operatori del settore, ma si rischia decisamente di sciupare un patrimonio importante), si sta perdendo di vista l'ambiente e le sue naturali necessità per i soliti interessi economici.

Ma i turisti scelgono un posto come l'Isola d'Elba per la bellezza del mare e del paesaggio, o per la sporcizia di esse?

Continueranno a venirci se queste si deterioreranno?

E' una situazione che a lungo andare non giova a nessuno.

Mi scuso per la digressione, ma è un aspetto importante di cui non posso fare a meno di parlare, quando soprattutto "sponsorizzo" una meta in tutta sincerità.

Io trovo ad esempio fondamentale rilanciare una non stagionalità dell'isola.

Andiamo a viverla in tutti i momenti dell'anno e troveremo questo.

Esclusività e tranquillità.

Poi in primavera ed in autunno, come in altri momenti dell'anno, è meravigliosa.

E' un'esplosione di colori, odori e profumi tipici della macchia mediterranea.

Beh sicuramente l'acqua è un pò più freddina per fare il bagno, ma si trova anche molto altro da fare.

Ad esempio si può andare a visitare il centro storico di Capoliveri e farsi una foto con la Spiaggia dell'Innamorata e le Isole Gemini come sfondo.

Oppure si può fare una visita ad un'azienda agricola biologica come Montefabbrello

Isola d'Elba. Itinerario di vino.

L'azienda si trova in località Schiopparello, lungo la strada che da Portoferraio va verso Capoliveri e Rio Marina.

E' un agriturismo che offre anche ristorazione e durante la bassa stagione, come adesso, propone week end con eventi e degustazioni tematiche, in base alla reperibilità dei loro prodotti.

L'azienda ha diversi ettari di terreno, tanto che, negli anni, ha sviluppato diverse attività, dalla produzione di vino e olio, alla produzione e confezionamento di pasta di grano antico Senatore Cappelli (approfondisci l'argomento con il mio post su "Il segreto di un grano molto antico..").

Tutti i prodotti sono anche acquistabili direttamente online sul sito.

Isola d'Elba. Pasta di Montefabbrello

Per quanto concerne i vini, l'azienda ne produce ben 13. Non potendoli assaggiare tutti, ne ho selezionati 3 e devo dire che ne è valsa davvero la pena.

Tra i bianchi, un vino molto particolare è l'Ansonica Zampicata nel palmento IGT Toscana (ricordiamoci che la zona di produzione fa riferimento a due disciplinari, DOC Elba e DOCG Aleatico Passito dell'Elba), un 100% ansonica con note tendenzialmente dolci, che viene ammostato secondo il metodo antichissimo degli zampicatori in un palmento etrusco.

Tra i rossi un gioiellino chiamato Sussurro del Vignaiolo IGT Toscana 2011, un 85% merlot e 15% sangiovese, affinato in barriques per 15 mesi e in bottiglia per 24 mesi. Un grande vino, un profumo intenso e deciso, con note di ciliegia matura ed eleganza tipica del merlot, ed al palato molto morbido ed equilibrato, ideale con abbinamenti di secondi di carne e selvaggina. Io lo consiglio anche con un dolce al cioccolato fondente.

Isola d'Elba. Sussurro del Vignaiolo IGT. Itinerario di vino. Foto Blog Etesiaca

In ultimo, il famosissimo Aleatico Passito dell'Elba DOCG, un 100% aleatico, l'uvaggio tipico di questa zona. La caratteristica è il colore rosso porpora, la sua profumazione intensa e l'esplosione in bocca di sentori di frutta rossa matura, con sentori di dolcezza e morbidezza. Ottimo in degustazione con pasticceria secca.


Ti è piaciuto l'articolo?

ENTRA NELLA TRIBU' DI ETESIACA!

Metti mi piace alla pagina e sarai sempre informato (con discrezione) sugli Itinerari di Vino.

Per te è solo un click, per noi è un piccolo riconoscimento del lavoro che stiamo facendo!


Scrivi commento

Commenti: 0