Il segreto di un grano molto antico: IL GRANO VERNA


Oggi voglio parlarvi di un prodotto veramente importante per la dieta alimentare di ognuno di noi: la farina.

Per troppo tempo si è trascurato o dato per scontato l'apporto che essa può darci in termini nutrizionali, fino a qualche tempo fa io ignoravo addirittura che esistessero qualità diverse e tanto rilevanti di grano.

Ebbene, il 70% delle farine usate per gli alimenti derivati (pane, pasta, pizza, prodotti da forno, biscotti, dolci..etc) sono di importazione (grazie globalizzazione!) e sono ottenute da varietà moderne di grano

Qual è la differenza con quelle antiche?

Beh semplice, le varietà moderne sono state selezionate (spesso anche tramite soluzioni OGM) per favorire il massimo risultato in termini di produzione, tanto che la proporzione tra grano antico e moderno è di 1 a 2: con il grano moderno si arriva a produrre circa 70 (e anche più) quintali per ettaro, con il grano antico la produzione era di circa 30/35 quintali per ettaro.

Quindi più produzione nella stessa porzione di campo, più soldi!

Ma ricordiamoci che nella maggior parte dei casi stiamo parlando di campi non italiani. Magari i nostri campi non sono nemmeno utilizzati perchè non hanno mercato, e/o i loro produttori sono costretti a buttare via il prodotto.

Evitiamo comunque discorsi troppo politici e torniamo al punto del nostro post.

I grani moderni hanno alte percentuali di glutine e prolamine, proteine molto adattabili e funzionali a creare ottimi impasti, ma anche tanto aggressive quanto performanti; i disturbi alimentari dei giorni nostri sono causati anche da questo (celiachia, meteorismo, coliti, intolleranze, etc.).

I grani antichi invece avevano alti valori nutrizionali e contenevano prolamine non aggressive, utili a favorire benessere intestinale ed igiene dell'organismo. Provare per credere.

Io l'ho fatto e c'è da stupirsi della differenza che emerge.

E non stiamo parlando di strategie ridicole di vendita o promozione pubblicitaria (del tipo "compra questo prodotto perchè è bio", e poi si scopre che arriva dalla Cina!!!).

Personalmente non ho mai avuto problemi particolari con pasta o pane comprati al supermercato. Nessun intolleranza o disturbo di altro tipo. Ma non avevo provato la differenza con l'utilizzo di un grano antico come il Verna. Digeribilità ottima, proprietà antinfiammatorie e sgonfianti, intestino sano, non appesantito e benessere generale. La farina è un alimento importantissimo nella nostra dieta, ce ne possiamo solo accorgere provando a usare solo farine di grano antico.

Ad Arezzo ho avuto la fortuna di trovare una diffusione abbastanza capillare di questo tipo di grano, grazie ad un progetto di recupero della antica varietà Verna (dal monte Verna in Casentino, dove veniva coltivato in passato dai frati casentinesi); è possibile acquistare quindi farine, pane e prodotti un pò dappertutto, dal fornaio alla pasticceria.

Io di solito mi rivolgo ad un'azienda agricola nei pressi di Castiglion Fiorentino, che ha un mulino a pietra e che personalmente ogni volta macina la farina quando vado a prenderla! 

Però non è male neanche la Farina di grano Verna del Casentino tipo Integrale di Terre Casentinesi. Sul loro sito è possibile fare anche ordini online e spedire in tutta Italia, e poter scegliere tra diversi tipi di farine macinate a pietra (mi scuso per la foto che inserisco sotto, ma purtroppo la confezione che ho si è leggermente increspata, dopo essere stata utilizzata).

E' chiaro il prezzo della farina è leggermente superiore a quella comune del supermercato (che diventa colla quando la impasti con l'acqua!!!), ma il benessere e la salute possono pretendere qualche centesimo in più da noi?

Quanto ancora vogliamo continuare a comprare prodotti di dubitabile origine e di dubitabili ingredienti a costi così irrisori (chiediamoci sempre il lavoro che c'è dietro un prodotto e se lo dovessimo produrre noi a quanto lo dovremmo vendere, mi riferisco al costo vero di un prodotto naturale, non i finti pomodori che ti mettono nel barattolo del supermercato!!!)?

Per recuperare il nostro benessere è necessario iniziare da qui, con grande semplicità, dalle nostre origini. 

Apportiamo beneficio a due cose: al nostro territorio (ed ai nostri piccoli produttori a km0), ed alla nostra salute.

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