Un itinerario con le bollicine: da Cison di Valmarino a Valdobbiadene


Il Veneto è una regione stupenda che riserva sempre mille sorprese.

In omaggio al Vinitaly che si sta concludendo ed a Verona, voglio parlarvi di un itinerario molto affascinante nella provincia di Treviso, assolutamente da non perdere se siete amanti delle bollicine.

Non solo bollicine..anche castelli.

Ecco, qui se ne trova uno uguale a quelli delle fiabe.

Castello di Castelbrando. Cison di Valmarino (TV).

Siamo a Castelbrando, il castello che veglia sopra Cison di Valmarino, un borgo in provincia di Treviso che rientra nella classificazione dei "Borghi più belli d'Italia".

Il castello, nonostante sia diventato una residenza privata utilizzata come resort di lusso, è molto suggestivo (ci si arriva tramite funicolare, la strada è soltanto riservata a chi pernotta nell'omonimo albergo).

Da lassù il panorama spazia a 360 gradi ed è possibile camminare lungo la fortificazione o visitare una parte del castello. Nonchè passeggiare nel bosco di proprietà o fermarsi a cena al ristorante della struttura e magari sorseggiare un buon bicchiere di vino.

Il borgo di Bolgheri con castello e fortificazione, visto dall'alto.

Proseguendo nel nostro itinerario in direzione sud-ovest, attraversiamo un'area molto interessante da un punto di vista naturalistico e che vale la pena passarci anche solo per ammirare il paesaggio.

Grande contrapposizione: sulla nostra destra le alte vette di montagna, sulla sinistra la campagna ed i vigneti.

Questa è la strada che da Cison di Valmarino arriva a Valdobbiadene. Siamo giunti nella zona del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene DOCG.

Mi sono fermata, qualche km prima di arrivare al paese di Valdobbiadene, in un'azienda nei pressi della frazione di Santo Stefano, l'azienda Ca Salina, facile da trovare perché rimane lungo la strada principale.

Il proprietario, disponibilissimo (era una domenica e difficilmente si riescono a trovare aperte le cantine), ci ha guidati attraverso una degustazione dei suoi prodotti e un racconto molto appassionante del suo lavoro e del suo amore verso di esso.

Apro una parentesi perché questo aspetto mi preme particolarmente.

Sul sito dell'azienda, curiosandoci una volta rientrata, leggo con piacere che è possibile effettuare visite ogni giorno della settimana (e quindi non aveva fatto un'eccezione per noi!), cosa più unica che rara e sicuramente da portare come esempio e da diffondere nel marketing enologico.

Mi sono sempre chiesta: che senso ha che le cantine siano aperte dal lunedì al venerdì (in pochi casi anche il sabato, magari mezza giornata) e chiuse nel week end, in relazione al turismo enologico? Come possiamo diffondere la cultura del vino se poi il sabato e la domenica troviamo le cantine chiuse?

Su questo dovremo prendere qualche spunto in più dalla Francia e comunque voglio sperare che ci sia un cambiamento nei prossimi anni, visto che l'interesse delle persone si sta facendo sempre più forte non solo per il vino, ma per il settore agroalimentare in genere.

Torno al focus. 

Degustazione molto piacevole, abbiamo assaggiato i suoi 3 prodotti di punta, i Valdobbiadene DOCG Ca Salina Prosecco Superiore, Rivete, Sirocol e Paradiso. Inoltre il loro Prosecco Treviso DOC e il Manzoni moscato rosato dolce.

Tutti prodotti interessanti. Io ho preferito il Paradiso.

Terminata la degustazione, non potevamo non acquistare qualche bottiglia (una cassa da 10, con diversi DOCG e qualche moscato dolce).

Vero che la vendita di 10 bottiglie per un'azienda non sono niente (quando siamo arrivati c'erano delle persone che stavano acquistando e quando siamo venuti via altrettante persone che erano arrivate, magari per una semplice degustazione o magari per comprare qualcosa), ma questa piccola testimonianza (ne potrei trovare molte altre) la dice lunga sulle potenzialità non sfruttate dalle aziende vitivinicole ed in generale sul turismo in Italia.

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