I Love Verona


Verona vista dalle colline di San Mattia.

"Non esiste mondo, fuor dalle mura di Verona.."

Ce lo dice Shakespeare e noi non possiamo fare altro che credergli.

Ecco, per voi, il viaggio dentro la città più romantica del mondo!

Con oltre due millenni di storia, Verona è una città ricca di testimonianze del suo passato.

Luoghi, monumenti, documenti e biografie consentono di tracciare le tappe della sua evoluzione culturale, sociale ed economica. Shakespeare ha ambientato qui la tragica vicenda di Romeo e Giulietta: la storia più famosa e amata di tutti tempi. I luoghi dei due innamorati, la casa di Giulietta col famoso balcone, la sua tomba e la casa di Romeo, sono oggi tra le tappe più visitate della città.

Se ami qualcuno portalo a Verona, perché Verona è davvero la città dell’amore.

Ma è anche la città del vino! ☺

Verona Foto blog Etesiaca

Da Verona alla Valpolicella, il passo è breve, ed è ancora più breve pensare all'Amarone, un vino che ha segnato la storia dei classici veneti e della tradizione enologica italiana.

Ebbene oggi cambiamo direzione, non parlando in prima istanza del mito di questo terriotorio, ma cedendo il passo ad altri prodotti, alla ricerca della variante, che spesso è rappresentata dai piccoli produttori, dai nomi meno conosciuti, dall'innovazione o anche soltanto dalla semplicità di lavorare nel rispetto dell'ambiente e della biodiversità.

Sembra banale questo discorso, ma negli ultimi anni in tanti se ne erano dimenticati o avevano fatto finta di farlo.

Giovanni Ederle rappresenta davvero la scoperta, in un territorio così importante, come quello della Valpolicella.

L'Amarone c'è, ma non è il protagonista. O meglio, c'è il coraggio di puntare su altri vini e di fare ricerca.

Due sono i vini di cui voglio parlare (oltre che dell'Amarone che me lo tengo per ultimo). 

  • Donna Francesca IGP è il bianco, per così dire, superiore, 60% garganega e 40% chardonnay, che viene fermentato con le selezioni delle uve vendemmiate ed affinato per 12 mesi in botte di rovere francese (no barriques) ed almeno per un altro anno in bottiglia. L'obiettivo è quello di creare un vino che dura nel tempo (questo vale anche per il San Mattia, il bianco base dell'azienda), allo stesso modo dei rossi. E' un vino elegante, rotondo che lascia emergere note di frutta gialla matura, come la pesca e l'albicocca, con un mix di frutta esotica, accompagnati da un intenso profumo di ginestra e magnolia. Ha forte personalità e si accompagna molto bene a formaggi stagionati ed a coniglio e selvaggina. Io lo consiglio anche con un piatto di pici ai funghi porcini.
  • Rubro del Forte IGP è il rosso evoluto (esiste il San Mattia che è il rosso base), 50% corvina, 30% corvinone, 20% rondinella, ed è un'alternativa all'Amarone che la uguaglia sia per uvaggi che per qualità delle stesse uve. Dove sta allora la differenza? Viene fermentato a bassa temperatura (15 gradi) per lungo periodo, processo che consente di sprigionare ed estrarre molto di più tutte le note aromatiche e "fresche" delle bucce, terminato il quale passa all'affinamento per un anno in botte di rovere grande ed almeno un anno in bottiglia. Il risultato è un vino di grande personalità che mantiene una buona acidità, ed in bocca un trionfo di note floreali e fruttate fresche, che si alternano a sentori di ciliegia e rosa rossa caldi e rotondi. Una piacevole contraddizione, un rosso che si fa amare fin da subito, ottimo con carni rosse, anche secondi piatti di maiale. 
Amarone della Valpolicella DOP Giovanni Ederle.

Ed alla fine arriviamo a lui, l'Amarone, e, dico la verità, quello che mi ha spinto a venire fin quassù è stata proprio la voglia di conoscerlo.

  • Amarone della Valpolicella DOP è la punta di diamante della produzione di Giovanni Ederle. Massima cura e selezione degli uvaggi, 50% corvina, 25% corvinone, 20% rondinella e 5% croatina (rispetto al precedente, viene introdotto quest'ultimo 5% a discapito del corvinone), viene fermentato anch'esso a bassa temperatura (intorno ai 20/22 gradi, maggiore rispetto al Rubro, il che permette un'estrazione maggiore di succo e un ottenimento di maggiore grado alcolico, addirittura 16!!!) e viene poi affinato per 18 mesi in tonneaux e in bottiglia altri 18. Il tempo di invecchiamento è la grande differenza con il Rubro, ciò che rende i due vini molto diversi. Colore e profumi intensi, in bocca è avvolgente con sentori di ciliegia e frutti rossi, gusto molto persistente di note floreali e speziate che permangono sul palato. Ottimo con piatti saporiti, meglio secondi importanti ed elaborati, abbinamento originale da fare con un dolce al cioccolato fondente.

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